Trail dei due Laghi


Replying to L’ecomaratona dei monti della Tolfa vista da bordo campo di Raffaele DE MAGGI

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  1. Posted 9/5/2012, 09:23
    La giornata si presentava bene, un po’ fresca, ma ideale per correre una gara così lunga ed impegnativa. D’altra parte a Tolfa è difficile che si soffra il caldo, anche in piena stagione.
    I nostri campioni erano ansiosi di partire per affrontare questa difficile prova, qualcuna sembrava ansiosa e basta, comunque al via erano tutti giudiziosamente sotto l’arco. Il gruppo dei partenti non era foltissimo, circa cento atleti, impreziosito però dalla presenza di un pluricampione del mondo, Giorgio Calcaterra che poi si rivelerà vincitore con ampio distacco sui diretti inseguitori.
    Io, come si è già capito ho dato forfait, più per paura, che per impreparazione. Troppe esperienze negative su queste distanze; troppe volte, negli ultimi anni, ho dovuto percorrere gli ultimi chilometri attanagliato dal dolore provocato dai crampi.
    In queste giornate, chi corre fatica, ma chi non corre deve avere tanta pazienza, perché per veder arrivare i nostri abbiamo dovuto aspettare parecchio. Con questo non voglio dire che il nostro gruppo si sia mal comportato, anzi, le quattro ore e spicci del nostro Remoli, primo arrivato della compagine T2L, è stata una lieta sorpresa. Anche Carlo, malgrado la recita prima della partenza in cui si mostrava quasi invalido e zoppicante, è arrivato in un tempo eccellente ed in assetto perfetto.
    Alla fine le ragazze, provate ma sorridenti, poiché l’arrivo senza danni in una gara siffatta è sempre una vittoria.
    Giorgio Calcaterra con il quale ho scambiato due parole dopo l’arrivo sembrava reduce da una sgambatina in campagna, tant’è che dopo il ristoro, per non freddarsi, ha deciso di ripartire per andare a prendere la prima donna che era ormai a non più di quattro-cinque chilometri dall’arrivo. Beato lui!
    Dopo aver tanto aspettato, finalmente il pranzo. Essere stato in piedi per sei ore ed aver fatto avanti e indietro tra l’arco dell’arrivo e il banchetto delle fave organizzato dall’ineffabile Sandro per promuovere la gara di Ceri, non mi vergogno a dirlo, mi aveva stancato, quasi avessi gareggiato anch’io; perciò, preso l’ultimo caffè, ero lieto di salutare atleti ed accompagnatori e raggiungere casa dove ci aspettava uno schiumoso bagno in vasca con acqua caldissima, addizionata, come sempre da tanto bicarbonato.
    Buona corsa a tutti
    Raffaele

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